Il 1° ottobre 1978 furono rinvenuti a Milano, nella base delle Brigate rosse di via Monte Nevoso, settantotto fogli dattiloscritti con le trascrizioni delle lettere di Moro, alcune recapitate e molte non recapitate durante il sequestro, e di scritti apparentemente relativi all’interrogatorio subìto dall’ostaggio e condotto dal tribunale del popolo. Solo il 9 ottobre 1990 – nello stesso luogo in un’intercapedine sotto una finestra – venne trovato il corpus di documenti autografi di Moro nel formato riprodotto dodici anni prima dalle Brigate rosse e, tra quelli, anche due fogli dattiloscritti. Degli originali, nessuna traccia né allora né oggi. Il corpus era composto da 420 fogli, di cui 181 relativi alle lettere e ai biglietti indirizzati ai molteplici destinatari; altri 239 fogli costituivano ciò che è stato definito il Memoriale di Aldo Moro, proveniente dal “processo” cui il prigioniero fu sottoposto. Quelle scritture sono l’oggetto dell’edizione critica, che individua 42 testi, trenta dei quali erano organizzati in sedici temi, identificati con un numero. Si tratta di un’organizzazione delle scritture che questa edizione critica attribuisce a Moro stesso. I testi sono talvolta conclusi e talvolta ancora aperti a possibili modifiche, con ripensamenti e cancellature preparatorie per ulteriori trascrizioni e per nuove versioni.

Il volume è stato presentato il 25 Febbraio con la partecipazione del direttore generale degli Archivi, Anna Maria Buzzi, e del direttore dell’Archivio di Stato di Roma, Elisabetta Reale, ne hanno discusso gli autori Michele Di Sivo, Giuseppe Fioroni, Umberto Gentiloni Silveri, Miguel Gotor; coordinati da Damilano.
Fabrizio Gifuni, inoltre, ha partecipato con letture tratte dal suo spettacolo teatrale Con il vostro irridente silenzio. Studio sulle lettere dalla prigionia e sul Memoriale di Aldo Moro.
Per l’occasione è stata allestita una mostra con una selezione di documenti.