In occasione della Domenica di carta 2021, il 10 ottobre, presso la Biblioteca Alessandrina dell’Archivio di Stato di Roma, la Compagnia del Teatro artigiano diretta da Pietro Longhi proporrà un reading teatrale che darà voce e corpo ad una singolare figura femminile, Bellezza Orsini, protagonista nel Cinquecento di una vicenda dai toni fortemente drammatici. L’evento si inserisce nell’ambito delle manifestazioni culturali dedicate al tema “La storia delle donne nelle carte d’archivio” proposto dalla Direzione generale Archivi e realizzato con il sostegno speciale della DGA.
Nel 1528 Bellezza Orsini, figlia naturale di Pietro Angelo e serva degli Orsini, feudatari di Monterotondo, fu accusata di stregoneria in seguito alla fama pubblica sui suoi “malefici” con le erbe. Processata e torturata nella Rocca di Fiano Romano, finì per cedere alle accuse passando da una decisa difesa dei suoi comportamenti alla descrizione del sabba con il diavolo attorno al noce di Benevento. Alla condannata viene applicata la tortura riservata agli uomini, senza gli alleggerimenti consueti per le donne, in quanto strega. Al settimo tratto di corda Bellezza crolla a terra e confessa di essere strega, di avere insegnato la “strearia” a tantissime persone e di aver ammalato e guarito per denari.La vicenda ha un epilogo tragico. Il notaio stesso, che trascrive il verbale, la ritrova riversa a terra moribonda: sgozzatasi con un chiodo alla gola, disse che, tentata dal diavolo, si era voluta uccidere per evadere dal mondo.
Si tratta di uno dei primi processi scritti integralmente in volgare italiano, conservato tra le carte del Tribunale criminale del Governatore. Insieme al fascicolo del procedimento, Bellezza lascia però anche un suo documento straordinario: la confessione autografa scritta in un quaderno, dove deposita la sua testimonianza in risposta all’ultima domanda del giudice su cosa fosse la vera stregoneria. Bellezza descrive i rituali celebrati sotto al noce, gli incontri con il diavolo, le pozioni malefiche, l’organizzazione delle streghe, lasciando ai posteri un rarissimo esempio della scrittura di una strea tra le carte giudiziarie, testimonianza di una originale concezione della stregoneria come aspirazione alla conoscenza.
Introdotta da Michele Di Sivo, la storia sarà narrata con le voci di Maria Cristina Gionta e Luca Negroni della Compagnia del Centro Teatrale artigiano diretto da Pietro Longhi. I testi sono tratti dal volume “Bellezza Orsini. La costruzione di una strega” di Michele Di Sivo. La drammaturgia e la regia sono a cura di Silvio Giordani. Musica dal vivo di Emiliano Ottaviani. Costumi Sorelle Ferroni.
Quando: 10 ottobre 2021
Prima replica: ore 15.30 con ingresso dalle 15.00 alle 15.20
Seconda replica: ore 17.30 con ingresso dalle 17.00 alle 17.20
Dove: Sala Alessandrina – Corso del Rinascimento 40 – Roma
Come: Ingresso gratuito su prenotazione al link in basso, con green pass unito a un documento di identità e con il biglietto digitale o cartaceo della prenotazione.