Presso l’Archivio di Stato di Roma opera il Servizio educativo, inserito nel Centro per i servizi educativi del museo e del territorio del MIC, con il compito di diffondere la conoscenza del patrimonio documentario e librario, promuovere percorsi formativi rivolti a scuole di ogni ordine e grado, associazioni e istituzioni culturali al fine di favorire l’accesso alle fonti archivistiche.
Visite Didattiche
L’offerta culturale prevede sia itinerari di visita che laboratori didattici.
Percorso storico centrato su Aldo Moro (1916-1978): figura di spicco della Democrazia Cristiana, membro dell'Assemblea Costituente, Moro ricoprì varie cariche governative tra la fine degli anni Quaranta e gli anni Settanta del Novecento. Sequestrato dalle Brigate Rosse il 16 marzo 1978, fu ritrovato assassinato il 9 maggio 1978. I 55 giorni della sua prigionia sono testimoniati da lettere e dal Memoriale, oggi conservati presso l'Archivio di Stato di Roma, nel fondo della Corte di Assise di Roma.
Dopo aver illustrato il periodo storico degli anni di piombo e aver ripercorso i momenti salienti del sequestro Moro, è prevista una fase laboratoriale concentrata sulla lettura, schedatura e analisi delle lettere scritte dall’onorevole Moro ai familiari e ai personaggi politici del suo tempo. In un lavoro sinergico tra scuola e archivio, gli studenti potranno approfondire, riflettere e rielaborare i contenuti attraverso la drammatizzazione, la scrittura di testi o la creazione di opere grafica.
La rappresentazione di animali e di figure dalle forme fantasiose e bizzarre è un tratto che accomuna fonti d’archivio e di biblioteca di vario genere: dalle miniature in pergamena ai libri antichi, dagli stemmari ai sigilli, dalle stampe antiche fino ai moderni albi illustrati. Il progetto, indirizzato a scuole di diverso ordine e grado e calibrato in base alle esigenze dell’istituto richiedente, offre alle studentesse e agli studenti la possibilità di conoscere e ammirare una parte del prezioso patrimonio dell’Archivio di Stato di Roma.
Dopo aver illustrato le vicende storico-architettoniche del complesso di Sant’Ivo alla Sapienza, verranno mostrati e descritti diversi pregiati documenti di archivio e di biblioteca. Prendendo spunto dall’osservazione di questo campionario immaginario, studentesse e studenti realizzeranno una propria figura fantastica e in conclusione sarà creato un libretto piegato a fisarmonica che raccoglierà insieme tutti i disegni, come un bestiario di classe.
Un percorso alla scoperta dell’arte della miniatura: dalla pergamena alla carta, dai colori agli strumenti scrittori.
Dopo aver brevemente illustrato le vicende storico-architettoniche del complesso di Sant’Ivo alla Sapienza, nato per ospitare l’antica università di Roma e dal 1936 sede dell’Archivio di Stato, verrà presentato un excursus sulla storia e le tecniche della miniatura e verranno mostrati e descritti preziosi codici miniati e vari documenti finemente decorati, custoditi dall’Archivio.
L’incontro si concluderà con un laboratorio durante il quale le studentesse e gli studenti, prendendo ispirazione dalle opere ammirate, realizzeranno un elaborato singolo e uno collettivo.
La presenza di decorazioni floreali è una caratteristica che accomuna fonti d’archivio di diverso genere: dai preziosi codici miniati alle pergamene contenenti contratti matrimoniali o professioni di fede, dai ruoli dei lettori dell’antica università di Roma, alla rappresentazione dell’Orto Botanico.
Dopo aver descritto le vicende storico-architettoniche del complesso di Sant’Ivo alla Sapienza, verrà mostrata una selezione di documenti e le studentesse e gli studenti, prendendo spunto da quanto osservato, realizzeranno una cartolina floreale con la tecnica del collage e utilizzando materiale di scarto, per un uso ecosostenibile dei materiali.
Il percorso può essere modulato in base alle esigenze didattiche degli istituti partecipanti.
Il percorso è rivolto agli alunni della scuola primaria e si sviluppa intorno al racconto “La gomma magica” di Lia Levi.
Di religione ebraica, Lia Levi fu vittima delle leggi razziali, ma riuscì a scampare agli orrori dei campi di concentramento nazisti, trovando rifugio in un convento romano. Giornalista e scrittrice, autrice di molti libri per ragazzi e adulti, nel 2008 ha donato al nostro istituto il proprio archivio: la documentazione è chiara espressione della sua attività letteraria e del suo impegno come testimone della Shoah, rivolto soprattutto alle scuole.
All’inizio del percorso didattico, verranno mostrati e descritti alcuni documenti dell’archivio Levi (le pagelle scolastiche di Lia bambina- nelle quali al 1938 è annotato "di razza ebraica"- i diari, le lettere e i disegni) e in seguito verranno letti alcuni brani tratti dal libro “La gomma magica”. In conclusione le alunne e gli alunni realizzeranno un elaborato singolo e uno collettivo ispirato dal racconto di Lia Levi.
Un viaggio nell’Inferno dantesco alla scoperta delle diverse figure fantastiche e mitologiche presenti nel poema, attraverso le fonti librarie. Verrà prima mostrata una rara edizione della Commedia del 1510 - una Cinquecentina, conservata nella biblioteca dell’Archivio di Stato di Roma, con pregiate immagini xilografate che accompagnano il testo poetico- e poi una serie di moderni albi illustrati e libri d’artista dedicati alla Divina Commedia. Verranno quindi presentate e descritte, facendo ricorso a indovinelli ed enigmi, le diverse creature fantastiche presenti nel poema dantesco e infine le studentesse e gli studenti realizzeranno loro stessi, ispirati dalle opere ammirate, delle figure immaginarie che, assemblate insieme, formeranno un leporello.
Il percorso offre alle classi degli istituti superiori di II grado l’opportunità, attraverso la presentazione di una selezione di documenti, di ripercorrere l’attività professionale e le vicende personali di due importanti figure del panorama artistico italiano: Michelangelo Merisi da Caravaggio e Francesco Borromini.
Il primo, innovatore della pittura tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento, fu un uomo dal temperamento ribelle, spesso coinvolto in episodi di rilevanza giudiziaria, come testimoniano diversi atti prodotti dalle magistrature pontificie e conservati nell’Archivio di Stato di Roma.
Il secondo, geniale artefice della Roma barocca, legò indissolubilmente il suo nome al complesso della Sapienza, in quanto fu a lungo alla guida del cantiere e al suo estro si devono la chiesa di Sant’Ivo e la sala alessandrina.
Un percorso innovativo rivolto a visitatori ipovedenti per far conoscere loro il complesso di S. Ivo alla Sapienza e il patrimonio documentario conservato presso l’istituto attraverso un’esperienza multisensoriale. Il pubblico potrà entrare in contatto con particolari decorativi del complesso per scoprire lo spazio circostante e conoscere documenti e volumi attraverso il tatto e l’olfatto.
Prenotazioni e informazioni E-Mail: as-rm.didattica@cultura.gov.it Staff: Nunzia Fatone (responsabile) nunzia.fatone@cultura.gov.it Antonella Scalessa (vice-responsabile) Luigi Arbia Francesco Castracane Anna Maria Orlandi |