Giovedì 11 aprile verrà presentato il libro Casi freddi. La “scure letterata” e le sue peregrinazioni: dalla Calabria al British Museum di Gino Famiglietti
Il libro ripercorre le vicende storiche di un’oggetto di bronzo, magistralmente lavorato, rinvenuto nel 1846 nel territorio di San Sosti (CS) e finito in Inghilterra.
Intorno alla metà dell’800 una «scure di bronzo, con greca iscrizione» viene rinvenuta in Calabria. L’importanza del reperto è notevole: addirittura, la sua restituzione grafica, pubblicata, insieme ad una dettagliata scheda di catalogo, su una nota rivista scientifica, è realizzata dal Primo disegnatore dei Reali Scavi di Pompei. In ragione del suo “merito”, la scure è quindi uno di quegli oggetti di cui, secondo le leggi dell’epoca, è proibita l’esportazione «fuori del regno». E tuttavia, nel 1884, la scure viene venduta in asta a Parigi e viene acquistata da un emissario del British Museum. Ma come è arrivata la scure a Parigi? Fra i documenti ufficiali che la riguardano non c’è traccia di un eventuale permesso che ne abbia potuto consentire la legittima uscita dal territorio italiano. Eppure, l’indifferenza degli apparati amministrativi rispetto alla strana vicenda perdura nel tempo, nonostante le ripetute richieste di chiarimenti che, in merito all’accaduto, vengono rivolte, da parlamentari di ogni estrazione politica, ai governi di volta in volta in carica. Un frastornante silenzio, che dura da troppo tempo. Ci sarà un modo per trarre la vicenda dall’oblio in cui è stata confinata?
Interventi di: Michele Di Sivo, Stefano De Caro, Michaela Procaccia
Quando: 11 aprile 2024, ore 16.30
Dove: Sala Alessandrina, Corso del Rinascimento 40
Come: ingresso libero. Non è richiesta la prenotazione